Velocità del cervello: non diminuisce con l’età. Uno studio dell’Università di Heidelberg, in Germania, pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, ha smentito il mito secondo cui dopo i 20 anni la velocità di elaborazione del cervello rallenta.
Con l’età si risponde più lentamente perché si pondera di più
Lo studio ha coinvolto più di un milione di partecipanti in un esperimento online. Dall’analisi dei dati si è visto che con l’avanzare dell’età i tempi di risposta ai quesiti posti diventavano effettivamente più lenti, ma questo non è dovuto ad un rallentamento cognitivo, quanto piuttosto ad una maggiore attenzione nel rispondere per non sbagliare.
I ricercatori hanno infatti misurato il tempo di reazione davanti a compiti che impegnavano i processi cognitivi: i partecipanti dovevano decidere, nel minor tempo possibile, a quale categoria assegnare parole e immagini che comparivano sul loro schermo, premendo il tasto corrispondente.
Mischa von Krause e Stefan Radev (autori della ricerca), hanno constatato che, nonostante il tempo di risposta effettivamente aumenti dopo i 20 anni, ciò non è legato a processi mentali meno veloci: alla base del rallentamento c’è una maggiore prudenza nel rispondere e più lentezza nel premere il tasto corretto.
Lo studio ha dimostrato in sostanza, che il tempo di reazione non può essere considerato una misura dell’efficienza cognitiva, perché essa è in realtà, la somma di diversi fattori. La velocità nei processi decisionali, quindi, rimane alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare progressivamente a declinare.
Qual’è la velocità di elaborazione del cervello?
Le informazioni viaggiano nel cervello alla sorprendente velocità di 430 chilometri orari, e ogni giorno riusciamo a mettere insieme ben 70 mila pensieri. L’attività elettrica del cervello produce dai 20 ai 30 watt di potenza, sufficienti per tenere accesa una lampadina.