Tumore ovarico novità: linfociti T infiltranti contrastano le cellule tumorali. Lo studio, condotto da George Coukos direttore del Ludwig Lausanne, pubblicato sulla rivista Cancer Cell, descrive come i linfociti T infiltranti (TIL) in grado di uccidere le cellule tumorali, risiedano in isole all’interno dei tumori ovarici. Queste isole ospitano inoltre cellule immunitarie note come cellule presentanti l’antigene (APC).
Coukos e il suo team mostrano in colture cellulari e con esperimenti sui topi, che gli APC, che aiutano a dirigere i TIL verso le cellule tumorali e ne supportano l’attività, stimolano una proteina nota come CD28 sui TIL per potenziare e sostenere la loro funzionalità.
Questa interazione tra cellule risulta molto importante per far sì che i linfociti T citotossici, cellule del sistema immunitario, possano contrastare con maggiore efficacia i tumori ovarici.
Risultati della ricerca
“Sapere di cosa hanno bisogno i TIL per sostenere un attacco immunitario ai tumori e cosa li porta a quello stato apre una finestra per nuovi approcci terapeutici al cancro ovarico, così come a una serie di altri tipi di cancro, che hanno resistito a lungo all’immunoterapia”, spiega lo stesso Coukos.
Secondo quanto spiega il comunicato emesso dal Ludwig Cancer Research, i risultati raggiunti dal team di Coukos danno una spiegazione sul motivo per cui i linfociti T infiltranti, in particolare nelle isole tumorali, vengono collegati ad una prognosi migliore per i pazienti con cancro ovarico. Inoltre questi stessi risultati mostrano che “la co-stimolazione CD28 delle cellule T da parte delle APC non è un affare esclusivo dei linfonodi, ma si verifica anche nel cuore del tumore, all’interno delle isole tumorali, dove le cellule T impegnano le cellule tumorali per la distruzione”.
“I nostri risultati spiegano perché la presenza di TIL, specialmente all’interno delle isole tumorali, è stata a lungo associata a una prognosi migliore per i pazienti con cancro ovarico“, ha affermato Coukos. “Inoltre, mostrano che la co-stimolazione CD28 delle cellule T da parte delle APC non è un affare esclusivo dei linfonodi, ma si verifica anche nel cuore del tumore, all’interno delle isole tumorali, dove le cellule T impegnano le cellule tumorali per la distruzione. Riteniamo che questa interazione sia la chiave per sostenere con successo un attacco immunitario e mostra per la prima volta nei tumori umani che le cellule T di successo non sono sole, ma piuttosto supportate da nicchie mieloidi”.
(Fonte: Ludwig Cancer Research study identifies cellular interactions essential to the immune attack on ovarian tumors)