Prevenzione alimenti contro ictus: broccoli e cavoli dissolvono coaguli.
Una recente ricerca dell’Heart Research Institute e dell‘University of Sydney ha scoperto che le sostanze chimiche presenti nelle verdure crocifere come broccoli, cavoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles, possono aiutare a dissolvere gli emboli e sono di particolare beneficio ai pazienti con ictus. Migliorano anche l’azione dei farmaci fluidificanti.
Broccoli e cavoletti di Bruxelles sbloccano le arterie
Già studi preclinici condotti dal dottor Xuyu Liu hanno individuato gli isotiocianati nei broccoli, sostanze che sembrano raddoppiare la probabilità di sbloccare le arterie.
Il dottor Xuyu Liu spiega: “Di per sé, non c’è stato alcun cambiamento, ma quando abbiamo combinato gli isotiocianati con il tPA nei modelli di laboratorio, i coaguli di sangue si sono dissolti fino all’80% perché le molecole mirano all’attività piastrinica in un modo diverso dal tPA. Questo prodotto naturale ha anche mirato con successo alla trombosi in modo selettivo, senza influenzare la risposta protettiva del corpo al sanguinamento. Ciò significa che sono farmaci candidati potenzialmente più sicuri, con minori effetti collaterali, per il trattamento antitrombotico.”
Con questa ricerca per la prima volta si sta analizzando l’effetto di questi alimenti nel sistema circolatorio sanguigno e l’obiettivo è quello di sviluppare nuovi trattamenti che possano agire sulla formazione di emboli a livello molecolare.
Cosa causa l’ictus
L’ictus avviene quando l’alimentazione di sangue al cervello è interrotta, affamando le cellule di ossigeno e di nutrienti e alla fine causando un ictus ischemico – una forma di embolia che ostruisce il flusso sanguigno.
Liu aggiunge: “I trattamenti attuali sono un’arma a doppio taglio: eliminare i coaguli significa anche che un paziente ha un aumentato rischio di sanguinamento nel cervello che necessita di un intervento chirurgico d’urgenza. Stiamo cercando indizi in natura per trovare questo magico farmaco anti-coagulazione che può funzionare dove è necessario, ma anche consentire ai pazienti di sottoporsi a trattamenti antitrombotici.”
(Fonte: HRI scientists working to prove how some of the most unpopular vegetables could reverse stroke)