Povertà energetica in Italia che cos’è e qual’è la percentuale di questo fenomeno? Per povertà energetica si intendono persone o famiglie che hanno difficoltà ad acquistare il minimo range di beni e servizi energetici.
Le cause sono più di una: redditi bassi, costi dell’energia elevati e una bassa efficienza energetica nelle abitazioni.
In Italia la percentuale di povertà energetica è in crescita dell’0,1% in più all’anno. Attualmente sono interessate da questo fenomeno l’8,8% delle famiglie italiane; percentuale che si alza al Sud fra il 13% e il 22% delle famiglie.
I dati arrivano dal Rapporto annuale dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE), preparato dall’Enea su dati Istat.
Dal rapporto si scopre anche che fra il 2016 e il 2018 la povertà energetica ha colpito circa 40mila famiglie in più e che interessa soprattutto quei nuclei in cui il capofamiglia ha meno di 35 anni di età o sono donne ultracinquantenni.
Approfondendo i numeri si scopre che le regioni con i più alti livelli sono Campania, Calabria e Sicilia.
Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento ENEA per l’Efficienza energetica, spiega che il fenomeno “nasce dalla compresenza di redditi bassi, abitazioni inefficienti dal punto vista energetico e alti costi dell’energia. Ad oggi, possono contribuire a contrastare questo fenomeno gli strumenti di incentivazione che promuovono l’efficienza energetica nel settore residenziale e, in particolare, le detrazioni fiscali per la riqualificazione degli immobili (Ecobonus e Superbonus 110%) e il Conto Termico. Un ulteriore impulso è atteso dal Recovery Plan, nel quale al momento sono previsti circa 30 miliardi di euro in progetti di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”.