Pfas e fenoli cosa provocano alla salute? Aumento rischio tumori.
Una ricerca finanziata dal governo degli Stati Uniti ha esaminato l’associazione tra l’esposizione prolungata a due classi di sostanze chimiche comunemente utilizzate nell’industria e il rischio di sviluppare tumori nelle donne.
Per l’analisi dei dati gli studiosi si sono avvalsi del database del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Le due classi di sostanze chimiche studiate sono le “Sostanze Perfluoro Alchiliche” (PFAS) e i “fenoli”.
Pfas e fenoli cosa sono?
Queste sostanze chimiche sono ampiamente utilizzate in vari prodotti di uso quotidiano, come cosmetici, rivestimenti per padelle in teflon, imballaggi alimentari in cartone, tessuti, mobili, indumenti impermeabile per attività all’aperto, vernici, pesticidi, farmaci e schiume ignifughe.
Le sostanze PFAS hanno contaminato l’acqua, il cibo e le persone attraverso questi.
Le PFAS sono chiamate anche “prodotti chimici per sempre” perché sono molto stabili termicamente e resistenti alla degradazione naturale, rimandendo nell’ambiente e accumulandosi per decenni.
Pfas e fenoli: rischio aumento tumori
La ricerca ha scoperto che le donne affette da tumori ormono-dipendenti, cioè tumori la cui crescita è influenzata da squilibri ormonali, sono state esposte a livelli più elevati di PFAS o fenoli.
Queste sostanze chimiche si trovano non solo nei prodotti che usiamo quotidianamente ma si accumulano anche nell’ambiente, negli animali e nell’organismo umano.
Gli effetti sulla salute delle PFAS e dei fenoli non sono ancora completamente compresi, ma sono considerati fattori di rischio per alcune malattie, tra cui malattie tiroidee, malattie epatiche, tumori al seno e ai testicoli, basso peso alla nascita e altri tipi di cancro.
In particolare, le PFAS sembrano avere la capacità di interferire con il sistema endocrino, che regola gli ormoni, e questo potrebbe contribuire all’aumento del rischio di sviluppare tumori ormono-dipendenti.
Pfas e fenoli nel sangue e nelle urine
Le PFAS sono anche in grado di rimanere nell’organismo umano da diversi mesi ad anni.
Grazie ai dati forniti dal National Health and Nutrition Examination Survey sono stati analizzati campioni di sangue e urina di oltre 10.000 pazienti. I ricercato hanno valutato le attuali esposizioni dei pazienti a PFAS e fenoli in relazione a precedenti diagnosi di cancro, nonché alle disparità razziali ed etniche in queste correlazioni.
È emerso che le donne più esposte a determinati composti delle PFAS avevano un rischio significativamente maggiore di essere diagnosticate con il melanoma, il cancro all’utero o il cancro alle ovaie, a seconda dei composti specifici studiati. Inoltre, è stato trovato un legame tra l’esposizione ai fenoli e il cancro al seno nelle donne non caucasiche.
Quali sono le sostanze PFAS più dannose?
In particolare i pazienti che avevano esposizioni più elevate al composto PFAS a catena lunga PFDE avevano il doppio delle probabilità di aver avuto una precedente diagnosi di melanoma. Le pazienti di sesso femminile con esposizioni più elevate ad altri due composti PFAS a catena lunga – PFNA e PFUA – avevano il doppio della probabilità di avere una precedente diagnosi di melanoma.
Inoltre, i ricercatori hanno trovato un collegamento tra PFNA e una precedente diagnosi di cancro dell’endometrio. Le pazienti di sesso femminile che avevano una maggiore esposizione a fenoli come il bisfenolo A e il 2,5-diclorofenolo – sostanze chimiche presenti nella plastica, nei coloranti e in un sottoprodotto del trattamento delle acque reflue – avevano maggiori probabilità di avere una precedente diagnosi di cancro ovarico.
La sostanza chimica PFAS MPAH e la sostanza chimica fenolica BPF potrebbero essere state associate al cancro al seno nelle pazienti di sesso femminile non bianche.
“Queste sostanze chimiche PFAS sembrano disturbare la funzione ormonale nelle donne, che è un potenziale meccanismo che aumenta le probabilità di tumori correlati agli ormoni”, ha sottolineato l’autrice principale dello studio Amber Cathey, PhD , ricercatrice presso la University of Michigan School of Public Health.
“Questi risultati evidenziano la necessità di considerare PFAS e fenoli come intere classi di fattori di rischio ambientale per il rischio di cancro nelle donne”, ha sottolineato l’autore senior dello studio Max Aung, PhD , professore associato di salute ambientale presso la Keck School of Medicine dell’Università della California meridionale.
Tuttavia, questo studio non dimostra ancora in modo definitivo che l’esposizione a PFAS o fenoli sia la causa diretta del cancro. Alcune differenze riscontrate nei risultati potrebbero essere dovute a vari fattori, come le abitudini alimentari o la vicinanza a fonti d’acqua contaminate.
Pertanto, ulteriori ricerche sono necessarie per esplorare più approfonditamente il ruolo di queste sostanze chimiche diffuse nella salute umana.
(Approfondimenti: Exposure to PFAS and Phenols May Be Linked to Cancer Risk)