I neuroni diminuiscono con l’età perchè diminuisce la produzione della proteina chiave denominata lamina B1, che serve per la proliferazione delle cellule staminali. Uno studio effettuato sui topi, dimostra che aumentarne i livelli permette di svecchiare le staminali migliorando la produzione di nuovi neuroni.
Khadeesh bin Imtiaz, autore principale della ricerca spiega: “Quando invecchiamo, le staminali di tutto il corpo perdono gradualmente la loro capacità di proliferare. Grazie all’ingegneria genetica e a una tecnologia di frontiera nel campo della microscopia, siamo riusciti a identificare un meccanismo associato a questo processo”.
Il gruppo di ricercatori ha compreso il funzionamento della proteina lamina B1: ha una funzione fondamentale nelle divisione delle cellule staminali neurali. Smista le proteine dannose che si accumulano con il tempo e le distribuisce alle due nuove cellule figlie. Con l’invecchiamento i livelli di lamina B1 diminuiscono e la funzione di ripartizione delle proteine dannose si altera, compromettendone la proliferazione.
I ricercatori hanno invertito il processo nei topi anziani aumentando la lamina B1. Ciò ha migliorato la divisione cellulare e la produzione di nuovi neuroni.
“Ora sappiamo che è possibile riattivare le staminali invecchiate del cervello“, commenta Jessberger. “La nostra speranza è che questo risultato possa un giorno aumentare i livelli di neurogenesi, per esempio negli anziani o in coloro che soffrono di malattie degenerative come l’Alzheimer, anche se ci vorranno molti anni per raggiungere questo obiettivo. Sebbene il nostro studio si limiti alle staminali del cervello – conclude Jessberger – è possibile che meccanismi simili si verifichino anche nell’invecchiamento di altre staminali”.
Lo studio è pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell e rappresenta un tassello importante per nuove scoperte nel campo delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.