Nuovi antivirali peptoidi che distruggono virus facendoli scoppiare come bolle.
Gli attuali metodi di trattamento per le infezioni virali (anticorpi monoclonali, vaccini ad mRNA ecc…) spesso si concentrano sul colpire le proteine presenti sulla superficie dei virus, ma i virus mutano rapidamente, rendendo questi trattamenti meno efficaci. Tuttavia, un gruppo di ricercatori sta esplorando un nuovo approccio promettente per sviluppare antivirali più efficaci. Invece di mirare alle proteine del virus, questi antivirali si concentrano sulla membrana protettiva che avvolge il virus stesso.
Vulnerabilità dei virus
I ricercatori hanno scoperto che molte infezioni virali hanno una vulnerabilità: una membrana lipidica che può essere distrutta, simile a far scoppiare una bolla. Questa membrana è costituita da lipidi, molecole diverse rispetto al virus, e uno di questi lipidi, chiamato fosfatidilserina, è presente sia nella membrana esterna del virus che nelle cellule umane. Gli antivirali sviluppati dai ricercatori, chiamati peptoidi, possono riconoscere e distruggere efficacemente questa membrana lipidica senza danneggiare le cellule umane sane.
“Abbiamo scoperto il tallone d’Achille di molti virus: una membrana che può essere fatta scoppiare come una bolla”, ha spiegato Kent Kirshenbaum, – uno degli autori della ricerca pubblicata su ACS Infectious Diseases – “I nuovi antivirali non colpiranno in modo specifico un virus o una proteina, per cui saranno pronti a combattere nuovi virus emergenti impedendo che questi sviluppino una resistenza alle cure”.
Cosa sono i peptoidi?
I peptoidi sono materiali sintetici con una struttura chimica simile a quella dei peptidi naturali, ma sono più stabili e meno tossici per le cellule umane. I ricercatori hanno testato sette diversi peptoidi contro quattro virus, tre dei quali avevano una membrana lipidica (il virus Zika, quello della febbre della valle del Rift e il chikungunya), mentre uno non ne aveva (coxsackievirus B3). I peptoidi hanno dimostrato di essere efficaci nel distruggere i virus con membrana lipidica, ma non hanno avuto successo contro il coxsackievirus B3.
Questo nuovo approccio potrebbe aprire la strada allo sviluppo di antivirali in grado di combattere una varietà di virus con membrana, tra cui il virus Ebola, il SARS-CoV-2 (causa della COVID-19) e l’herpes. Inoltre, poiché questi antivirali non agiscono sulle proteine specifiche dei virus, potrebbero essere meno suscettibili alle mutate resistenze virali, offrendo così una promettente via per il trattamento delle infezioni virali.
(Approfondimenti: Novel Molecules Fight Viruses by Bursting Their Bubble-like Membranes)