Morbo di Alzheimer: scoperti 4 sottotipi che causano sintomi diversi della malattia. L’importante notizia è pubblicata su Nature Medicine ed è stata fatta tramite l’utilizzo della PET.
Lo studio spiega come l’Alzheimer può essere distinto in 4 varianti con sintomi e prognosi, che cambiano in base alle diverse aree del cervello in cui si è diffusa la proteina TAU (responsabile della malattia).
La malattia di Alzheimer è caratterizzata infatti dalla diffusione della proteina TAU in tutta la corteccia cerebrale e finora si era creduto che il suo accumulo fosse simile in tutti i soggetti. Ma grazie a questa scoperta si potranno sviluppare trattamenti mirati e differenti in base al sottotipo di Alzheimer.
Tutto ciò rivoluziona anche il modo in cui si pensa al morbo di Alzheimer, che viene visto solo come un’unica patologia neurodegenerativa, contraddistinta dalla perdita di memoria e la cui prognosi può variare in base all’età e al momento dell’insorgenza.
Oskar Hansson, supervisore dello studio e professore di neurologia presso l’Università di Lund, afferma che questo “Ci fa anche chiedere se i quattro sottotipi potrebbero rispondere in modo diverso a trattamenti diversi“.
Diffusione della proteina TAU nel cervello
La proteina TAU si può diffondere nel cervello in uno dei seguenti modi che determinano i 4 sottotipi di Alzheimer:
1. Nel primo sottotipo si può annidare nel lobo temporale colpendo la memoria.
2. Nel caso del secondo sottotipo, si diffonde al resto della corteccia cerebrale. Il malato ha meno problemi di memoria rispetto alla prima tipologia, ma ha più difficoltà con le funzioni esecutive, ovvero con la capacità di pianificare e formare un’azione.
3. Nel terzo sottotipo, l’accumulo di TAU si concentra nella corteccia visiva generando difficoltà nell’orientamento e nella distinzione di forme e contorni, distanza, movimento e posizione degli oggetti in relazione ad altri oggetti.
4. Il quarto sottotipo vede la predominanza di diffusione della proteina TAU nell’emisfero sinistro colpendo maggiormente le abilità linguistiche del soggetto.
Dunque, sulla base di queste distinzioni si apre la strada a trattamenti personalizzati.