Il fotovoltaico in agricoltura: tutti i vantaggi

Il fotovoltaico in agricoltura: tutti i vantaggi

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Legambiente sta portando avanti il tema dell’agrivoltaico, cioè l’adozione del fotovoltaico in agricoltura.
Sarebbe una svolta necessaria perché si integrerebbero i pannelli solari nelle aziende agricole, con una notevole ottimizzazione. I pannelli solari più efficienti potrebbero essere quelli mobili che si dirigono in base alla sorgente di luce e verrebbero posizionati considerando le corrette esigenze degli spazi nei campi.

Si tratta di un altro importante passaggio per contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico.

L’agrivoltaico garantisce la resa agricola

Inoltre il sistema agrivoltaico garantisce la resa agricola risparmiando il consumo del suolo e le emissioni inquinanti in atmosfera.
Nonostante tutti i vantaggi però ancora oggi non c’è una legge che ne stabilisce i criteri e per questo Legambiente invita il governo a varare norme adeguate per la gestione di impianti fotovoltaici a norma.

E’ altresì fondamentale che le norme garantiscano una conduzione legale dell’agricoltura nei luoghi interessati da installazioni agrivoltaiche, per scongiurare speculazioni e infiltrazioni illecite.

“Le leggi vigenti – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafanivietano la realizzazione di nuovi impianti in area agricola che accedono agli incentivi ma quelli senza incentivi possono essere realizzati: di fatto, si limitano le possibilità per piccoli operatori e aziende agricole, ma si deregolamenta l’impiantistica di grandi dimensioni a vantaggio delle grandi utility e delle compagnie internazionali. Occorre un percorso che consenta la realizzazione degli impianti attraverso regole capaci di evitare trasformazioni irreversibili e che, al contrario, assicurino la valorizzazione ecologica e produttiva dei suoli sottostanti agli impianti fotovoltaici. L’agrivoltaico è un modello in cui la produzione elettrica, la manutenzione del suolo e della vegetazione risultano integrate e concorrono al raggiungimento degli obiettivi produttivi, economici e ambientali dei terreni”.

Secondo le valutazioni la produzione di energia con pannelli solari è fattibile senza sacrificare spazio per le colture. Ciò che fa dubitare dell’efficienza del fotovoltaico in agricoltura è la possibilità di perdita di produttività a causa della minore illuminazione del suolo. Eppure dall’esperienza pratica si dimostra che alcune specie non ne risentono per nulla, mentre altre ne hanno anche giovamento con un incremento di produzione. Questo perché il terreno sotto i pannelli si mantiene più fresco nei mesi estivi riducendo l’evaporazione e stressando meno le piante.

Un’altra idea da superare è che per raggiungere gli obiettivi climatici imposti dall’Unione Europea siano sufficienti tetti e coperture. Ma come spiega Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente:
“Il raggiungimento degli obiettivi climatici passerà dalla quantità di fonti rinnovabili che riusciremo a installare nei territori. Il maggior contributo deve arrivare proprio da solare e eolico, con tassi di installazione decisamente superiori a quelli attuali. Molti studi dimostrano come tetti, coperture e superfici marginali non siano assolutamente sufficienti al raggiungimento di tali numeri entro scadenze coerenti con i target europei. Per questo sarà necessario utilizzare anche altre superfici, come quelle agricole, coniugando il lavoro agricolo con quello energetico”.

(Fonte articolo: Siiecobio Forum)

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