Diabete tipo 1 nuove cure con staminali: i risultati pubblicati in due studi sulle riviste Cell Stem Cell e Cell Reports Medicine, dimostrano che dopo un anno le cellule progenitrici del pancreas ottenute dalle staminali sono ancora vive e producono insulina.
Sono state impiantate sotto la pelle di 26 pazienti con il diabete di tipo 1 nella sperimentazione condotta dall’Università della British Columbia (Canada) e dall’azienda californiana ViaCyte.
Secondo il dottore Eelco de Koning, diabetologo dell’Università di Leida (Paesi Bassi), “è stata posta una pietra miliare” e afferma che “La possibilità di avere una fornitura illimitata di cellule che producono insulina dà speranza alle persone che convivono col diabete di tipo 1”.
I risultati degli studi
Nel primo studio pubblicato su Cell Stem Cell, i ricercatori guidati da Timothy Kieffer dell’Università della British Columbia hanno osservato che a distanza di 26 settimane dall’impianto le cellule sopravvivono e maturano fino a differenziarsi in cellule capaci di secernere insulina in risposta ai livelli di glucosio. Dopo un anno il bisogno di insulina si riduce del 20% e migliora il controllo degli zuccheri. L’impianto è ben tollerato senza gravi effetti avversi, anche se la terapia immunosoppressiva (necessaria contro il rigetto) ha creato seri problemi a due pazienti.
Nell’altro studio, pubblicato su Cell Reports Medicine e condotto su 17 pazienti dal gruppo di Howard Foyt della ViaCyte, si documenta l’avvenuto impianto e la produzione di insulina nel 63% dei casi a 3-12 mesi. L’accumulo progressivo di cellule funzionanti avviene a 6-9 mesi. Anche in questo caso gli effetti collaterali sono legati alle procedure per l’impianto e all’immunosoppressione.
I ricercatori tuttavia precisano che è prematuro dare dati conclusivi, poiché manca un gruppo di controllo e i risultati sono molto variabili e sono stati ottenuti su un numero limitato di casi.
(Fonte: Stem cell-based implants successfully secrete insulin in patients with type 1 diabetes)