Cause del cancro al colon: nuova scoperta su ruolo degli antibiotici.
Un nuovo studio pubblicato su Journal of the National Cancer Institute, ha trovato una correlazione fra l’uso di antibiotici e l’aumento del rischio di cancro del colon-retto (CRC) dovuto all’alterazione del microbiota intestinale.
Rischio maggiore di sviluppo cancro del colon-retto entro cinque/dieci anni dall’assunzione di antibiotici
Un team di ricercatori dell’Università di Umea, in Svezia, ha condotto una ricerca prendendo in esame i dati di 40.000 pazienti presenti nel registro svedese dei tumori colon-rettali diagnosticati tra il 2010 e il 2016.
Grazie a questi dati gli studiosi hanno potuto verificare l’assunzione di antibiotici dei pazienti oncologici a partire dal 2005 fino al 2016. I dati sono stati confrontati con quelli di 200mila persone svedesi senza tumore.
Dai risultati è emerso che i soggetti che hanno assunto antibiotici per più di sei mesi hanno un rischio maggiore del 17% di sviluppare il cancro al colon entro cinque-dieci anni. Inoltre, il collegamento fra antibiotici e cancro vale anche per i casi di assunzioni a più breve termine, ma con un rischio inferiore.
Questi risultati sono un’ulteriore conferma di uno studio simile pubblicato da ricercatori britannici nel 2019, nel quale si avevano le stesse conclusioni.
Si tratta in ogni caso solo di una correlazione fra antibiotici e cancro e non di un effetto diretto causato dai medicinali.
Il microbiota ha un ruolo nella formazione del cancro del colon-retto
Per approfondire la ricerca il team di studiosi ha studiato gli effetti di un farmaco battericida non antibiotico impiegato contro le infezioni delle vie urinarie e che non interferisce sul microbioma. Il risultato in questo caso ha dimostrato che non c’è stata nessuna maggiore incidenza di cancro al colon nelle persone che hanno assunto il farmaco in questione.
Dunque, secondo i ricercatori l’aumento del rischio è dovuto più a un disturbo del microbiota intestinale che aprirebbe la strada a batteri ostili come Escherichia-Coli o Klebsiella pneumoniae, i quali di solito sono rimpiazzati da altri microbi. Ciò potrebbe avere un importate ruolo nello sviluppo del cancro nel tempo.
Tuttavia lo studio ha dei limiti perché non tiene conto di altri fattori che possono rivelarsi determinanti, come le abitudini di consumo (cibo, alcol, ecc.) o il fumo.
“La terapia antibiotica è necessaria e salva vite”, ha affermato Sophia Harlid, autrice principale dello studio. Ma “nel caso di disturbi meno gravi che dovrebbero essere curati, bisogna stare attenti, soprattutto per evitare che i batteri sviluppino la resistenza ma, come dimostra questo studio, anche gli antibiotici possono aumentare il rischio di un cancro al colon”.
“Non c’è assolutamente motivo di allarmarsi solo perché abbiamo assunto antibiotici. L’aumento del rischio è moderato e l’effetto sul rischio assoluto per l’individuo è piuttosto piccolo”, ha concluso.