Cancro: scoperti nuovi fattori di rischio che predispongono.
Uno studio, coordinato dall’International Agency for Research on Cancer (IARC), pubblicato su British Journal of Cancer ha analizzato 4 fenotipi della forma corporea per rilevare le differenze sul rischio di sviluppare il cancro.
Lo studio suggerisce che il maggiore rischio di ammalarsi di cancro è correlato alla quantità di grasso in eccesso e all’altezza. Inoltre, dalle caratteristiche della conformazione corporea si può determinare a quale neoplasia si è più predisposti.
“L’adiposità generale, generalmente definita da un elevato indice di massa corporea, è un fattore di rischio confermato per diverse neoplasie”, scrivono i ricercatori.
Anche “l’altezza raggiunta una volta diventati adulti è un fattore di rischio per almeno otto diversi tipi di cancro tra cui pancreas, colon-retto, endometrio, ovaio, prostata, rene, pelle e seno”.
Cosa emerge dai dati dello studio
I ricercatori hanno utilizzando i dati dello studio EPIC, una progetto di ricerca che ha seguito oltre 500 mila europei. Sulla base di questi dati hanno valutato il rapporto del rischio di sviluppare il cancro per 4 fenotipi corporei, cioè 4 tipi diversi di corporatura.
I fenotipi studiati sono stati i seguenti:
- persone caratterizzate da un’elevata quantità di grasso corporeo;
- persone alte e magre;
- persone alte con molto grasso addominale;
- persone con un peso elevato dovuto, non al grasso, ma alla massa muscolare.
Si è osservato un aumento del rischio di cancro per le persone con le prime tre conformazioni corporee.
Nel primo gruppo è stato osservato un aumento del rischio di 10 tipologie di cancro, in particolare dell’endometrio, dell’esofago, del fegato, dei reni; nel secondo gruppo l’aumento del rischio riguardava soprattutto 5 tumori, in particolare quello della tiroide, del seno e il melanoma; il terzo è stato associato all’aumento del rischio di ammalarsi di 12 tipi di cancro, specie quelli della laringe, dell’esofago, dello stomaco, della tiroide.
Secondo i ricercatori, “queste nuove conoscenze potranno aiutare a definire le strategie di prevenzione dei tumori”.
(Fonte Ansa)