Tumore ai polmoni nelle donne e nei non fumatori è in aumento. Questo è quello che emerge dall’ultimo Congresso della Società di Pneumologia francese che si è tenuto dal 21 al 23 gennaio 2022 a Lille.
In questo 26° Congresso è intervenuto Didier Debieuvre, medico dell’Émile Muller Hospital di Mulhous e coordinatore di uno studio epidemiologico (chiamato KBP-2020) sul cancro al polmone.
Ogni 10 anni i risultati dello studio vengono divulgati e in questi più recenti dati si evidenzia un aumento di incidenza di cancro ai polmoni in donne e in soggetti non fumatori.
Perché aumentano i casi di tumore ai polmoni?
Rispetto al 2000 in cui i non fumatori o i fumatori occasionali rappresentavano circa il 7,6% di casi di cancro ai polmoni, ora la percentuale è del 12,6%.
Nelle donne, invece, la percentuale si innalza dal 16% nel 2000 al 34% nel 2020.
Fra le ragioni di questa impennata ci sono fattori ambientali, come l’esposizione all’inquinamento atmosferico e chimico negli ambienti di lavoro e fattori genetici.
Restano tuttavia, sempre i fumatori a rappresentare la maggiore percentuale di casi di cancro ai polmoni (85%), perché è noto che il fumo di sigaretta è un fattore di rischio elevato e si associa anche ad altre sedici forme di cancro, come riferisce Paul Hofman, direttore del laboratorio di patologia di Nizza.
Purtroppo ad oggi i tumori polmonari restano fra i più difficila da trattare perché la diagnosi è troppo in stadio avanzato della malattia.
Dallo studio però, si rileva che c’è stata una maggiore percentuale di sopravvivenza nel 2010 (12,7%) rispetto al 2000 (10%), nei cinque anni successivi alla diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule. Lo stesso dato non si ha però, per i carcinomi del polmone a piccole cellule.
La diagnosi precoce è attualmente la migliore arma per aumentare le possibilità di sopravvivenza.
(Approfondimenti: Cancers bronchiques : toujours une forte progression parmi les femmes)