Perdita di peso diabete tipo 2: un farmaco è più efficace secondo i test effettuati all’Università di Buffalo. Nella nota pubblicata si legge che: “I pazienti con diabete di tipo 2 a cui sono stati prescritti inibitori SGLT2 hanno perso più peso rispetto ai pazienti che hanno ricevuto agonisti del recettore GLP-1″.
Lo studio è stato condotto per capire quali erano le differenze nella perdita di peso prodotte da uno dei più conosciuti farmaci antidiabetici. I risultati sono pubblicati sul Journal of the American Pharmacists Association.
I test sono stati eseguiti su 72 pazienti con diabete di tipo 2: ad un gruppo sono stati somministrati farmaci inibitori SGLT2, ad un altro gruppo di pazienti invece sono stati dati agonisti del recettore GLP-1 e altri farmaci.
La durata dello studio è stata di 5 anni, dal 2012 al 2017 ed i ricercatori hanno monitorato la perdita del peso dopo sei mesi di terapia. Sono stati misurati anche altri parametri come: pressione sanguigna, livelli di zucchero nel sangue e funzione renale.
Differenze fra farmaco SGLT2 Invokana e GLP-1 Liraglutide
I due farmaci somministrati sono stati l’inibitore SGLT2 Invokana e l’agonista del recettore GLP-1 Liraglutide del marchio Victoza.
Gli studiosi hanno osservato che i pazienti trattati con inibitori SGLT2 mostravano una perdita di peso di circa 2,7Kg, mentre i pazienti trattati con agonisti del recettore GLP-1 perdevano circa 1,1Kg. Gli altri parametri misurati non hanno dato differenze.
I ricercatori suggeriscono che secondo i risultati ottenuti, gli inibitori SGLT2 sono più protettivi contro l’aumento di peso, rispetto agli agonisti GLP-1.
La professoressa della Scuola di Farmacia e Scienze Farmaceutiche, Nicole Paolini Albanese, autrice principale dello studio, evidenzia come la perdita di peso nei pazienti diabetici sia fondamentale. Quando si perde peso è più facile recuperare la sensibilità all’insulina e controllare il glucosio riducendo il rischio di altre patologie, fra cui quelle cardiache.
Nonostante si tratti di piccole perdite di peso, è da considerarsi un beneficio che contrasta gli effetti contrati anche di altri farmaci a cui sono sottoposte le persone diabetiche.
